ornellab.:
Ho ricevuto le tue lettere, e non è stato facile leggerle. Si riaprono con dolore le ferite del ricordo. Se io avessi continuato, qui, a desiderarti e ad aspettarti, quelle lettere sarebbero state abbagliante felicità. Ma questo è un posto strano...segue
ornellab.:
A una goccia ho parlato di te. Lei non ha mantenuto il segreto. Ora tutta la pioggia, ripete il tuo nome.
ornellab.:
Sale la nebbia sui prati bianchi Come un cipresso nei camposanti Un campanile che non sembra vero Segna il confine fra la terra e il cielo Ma tu che vai, ma tu rimani Vedrai la neve se ne andrà domani Rifioriranno le gioie passate Col vento caldo di
ornellab.:
Il mare profuma le strade dell’isola, oggi: il Maestrale apre i pori della pelle, lava la faccia alle case, spacca le onde e la rotta. A terra, aspettando che la forza del vento si consumi.
ornellab.:
Poteva farlo giallo, o viola, o rosso. invece l’ha fatto blu, il mare. come un cielo sulla terra (bon1z
ornellab.:
Sai cos'è bello, qui? Guarda: noi camminiamo, lasciamo tutte quelle orme sulla sabbia, e loro restano lì, precise, ordinate. Ma domani, ti alzerai, guarderai questa grande spiaggia e non ci sarà più nulla, un'orma, un segno qualsiasi, niente. Il mare canc
ornellab.:
Ti manderò un bacio con il vento e so che lo sentirai, ti volterai senza vedermi ma io sarò li. Pablo Neruda
ornellab.:
Non so dove i gabbiani abbiano il nido, ove trovino pace. Io son come loro, in perpetuo volo. La vita la sfioro com’essi l’acqua ad acciuffare il cibo. (Vincenzo Cardarelli)