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Bella e ammiccante come la Gioconda, fragile e seducente come una Madonna di Tiziano.
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E' solo per via degli unguenti?
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La fontana e parte dell'ingresso di Palazzo Barberini, a Roma.
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Solo due semplici parole: a tergo.
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Un tempo le scale le facevano così: a farsi girare la testa.
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Il segno della fellonia, un particolare da grande esteta e artista.
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RAPHAEL VRBINAS.
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È nuda, al contrario di Monna Lisa, ma non volgare. L'espressione è indecifrabile. Se Leonardo aveva ritratto una nota dama della società rendendola quasi irreale, la Fornarina, fin troppo reale, ci confronta con l'enigma della persona raffigurata.
dalianera:
Vera icona dell'innocenza abusata, prima dal padre, brutale e tirannico, e poi dall'autorità, non meno tirannica, del tribunale pontificio.
dalianera:
Ecco la tanto vituperata e abiurata pittura di maniera.
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Si racconta che l'abbia dipinta il giorno prima dell'esecuzione, ma deve essere una leggenda bella e buona.
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È un dipinto totalizzante.
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The Chapel by Pietro da Cortona.
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Elogiando la Follia.
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Margherita Luti: figura forse leggendaria, sarebbe la fanciulla che Raffaello Sanzio da Urbino ritrae nel dipinto denominato La Fornarina.
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Entrambi sono con gli occhi chiusi.
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Una pratica penitenziale che sembra quasi estasi.
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Andando per esclusione, il barba è l'Abate.
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Una Maddalena sognante e sensuale più che penitente.
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Urge una visita a San Petronio, in quel di Bologna.
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Sarà stato davvero scomodo il cavallo dell'armatura.
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L'impenetrabile sottobosco di mirto e alloro che circonda la figura risale a un ritocco successivo; in origine, la donna sedeva davanti a un paesaggio tipico delle raffigurazioni venete di Venere.