dalianera:
Tra l’autoritratto del 1610 (in cui il Caravaggio si figurò come Golia decapitato da David, prefigurando sinistramente la fine che temeva) e l'opera giovanile (come «Bacchino») di sedici anni prima, si può cogliere il profondo mutamento del suo spirito.
dalianera:
Indizi di una estate che sta già scivolando verso la malinconia autunnale, quella frutta nella canestra. Il fascino della realtà bella e buona, ma che nasconde anche il germe della caducità.
dalianera:
Quanto alla sua iniziazione alla pittura, era avvenuta nel 1584 quando, come attesta un contratto, il tredicenne Michelangelo fu allogato per alcuni anni in Milano presso un maestro assai quotato, il bergamasco Simone Peterzano.
dalianera:
Il “genio” non è solo un dono di natura, ma anche un portato dell’applicazione, dello studio e di una maturazione intellettuale.
dalianera:
"L'estrema povertà, gli abiti sdruciti, i piedi sporchi del pellegrino posti in primissimo piano, la povera cuffia della donna che lo accompagna, inginocchiata e, come lui, con le mani giunte in preghiera".
dalianera:
«Chiamò una Zingara, che passava à caso per istrada, e condottala all’albergo, la ritrasse in atto di predire l’avventure, come sogliono queste donne di razza Egittiana: fecevi un giovine il quale posa la mano con il guanto su la spada».
dalianera:
«La rissa fu per giuditio dato sopra un fallo, mentre si giocava alla racchetta, verso l’ambasciator del gran duca» [di Toscana], vale a dire nei pressi di palazzo Firenze, dove il nome di una strada (via della Pallacorda) tramanda ancora oggi gli eventi.
dalianera:
Roberto Longhi, che più di chiunque altro ha contribuito a far riscoprire la pittura di Michele, amava definire i suoi dipinti «documenti primari» della storia dell’arte.
dalianera:
"Già veggo il mio Cristo che a chiamare i pubblicani venne, i peccatori, come al primo apparir sgombra e rischiara la mente di Matteo".
dalianera:
«Quanto sei bella e quanto vaga, o mia carissima prediletta! La tua statura assomiglia a una palma, e i tuoi seni a grappoli d’uva. Il tuo capo è simile al monte Carmelo, il tuo collo a una torre eburnea».
dalianera:
Laonde essendogli mostrate le statue più famose di Fidia e di Glicone acciocché vi accomodasse lo studio, non diede altra risposta, se non che distese la mano verso una moltitudine di uomini, accennando che la Natura l’aveva a sufficienza provveduto.
dalianera:
Carpe Diem. Cogli l'attimo, mordendo il frutto della vita.
dalianera:
Il soggetto, sulla base di un passo del Vecchio Testamento, rappresenta l’annientamento del serpente del peccato originale.
dalianera:
Chiamata Lena, che sta in piedi a Piazza Navona, passato il portone del palazzo del signor Sertorio Teofilo, che è donna di Michelangelo.
dalianera:
La MdL veniva rappresentata in volo con la casa in cui era nato Gesù, trasportata “miracolosamente” dagli angeli dalla Palestina; il Caravaggio la raffigurò sul limitare della sacra abitazione, dall’intonaco sbreccato a testimonianza della povertà.
dalianera:
Pio IV nel 1569 aveva emesso una bolla in cui stabiliva che il serpente è schiacciato dalla Vergine con l’aiuto del Figlio, identificando col serpente la stessa eresia protestante.
dalianera:
Anna, il volto rugoso, si erge come una statua, isolata sulla destra del dipinto, a contemplare passivamente l'azione. Stare lì, ferma, a "mirar sua figlia" come dice Dante. È cinta da una fascia grigia, il colore della saggezza degli anziani.
dalianera:
La sua bellezza contrasta con i tratti plebei e tormentati dei due fedeli che simbolicamente rappresentano tutta l’umanità: un uomo e una donna, come Adamo ed Eva. In primo piano si vedono i piedi del pellegrino, sporchi e conciati dal lungo cammino.
dalianera:
La Vergine, che sguscia dall’ombra affacciandosi alla soglia di luce, appare statuaria e insieme palpitante e colma d’amorevole sentimento verso i devoti che l’adorano.
dalianera:
Qui il fanciullo, spossato dalle fatiche della caccia e dalla calura si getta bocconi, attratto dalla bellezza del posto e dalla fonte, ma mentre cerca di sedare la sete, un’altra sete gli cresce.
dalianera:
"Dandosi egli a colorire il suo proprio genio, non riguardando punto anzi spregiando gli eccellentissimi marmi degli antichi e le pitture tanto celebri di Raffaello, si propose la sola natura per oggetto del suo pennello".
dalianera:
Giuditta, vedova da tre anni e quattro mesi, se ne stava ritirata a casa sua: sulla terrazza della casa si era fatta una tenda; sopra i suoi fianchi portava il cilizio e vestiva gli abiti della sua vedovanza.
dalianera:
La Vergine gloriosa con l'ausilio del Figlio ha schiacciato la testa del serpente tortuoso e ha distrutto tutte le eresie; dal frutto benedetto del suo seno è stato salvato un mondo condannato dal peccato del nostro primo genitore.
dalianera:
Giuditta, nella preghiera che rivolge a Dio, recita: colpisci, con la seduzione delle mie labbra, lo schiavo insieme col condottiero e il condottiero col suo servitore, spezza la loro alterigia per mano di una donna.
dalianera:
La mia è un'arte militante, al servizio dell'ortodossia cattolica: no, non solo la grazia, ma anche la mia libertà di accettare questa luce oppure di girarle le spalle.
dalianera:
Ho visto spesso stranieri che non sanno la nostra lingua - ragazzi, adulti, anziani - con gli occhi lucidi, magari proprio grazie alla verità dei miei dipinti, di cui capivano benissimo la lingua.
dalianera:
È Cecco Boneri, il ragazzo raffigurato nelle note vesti di un San Giovanni Battista?
dalianera:
2018-07-18_09-22-01
dalianera:
2018-07-18_09-20-08
dalianera:
Le sue vedute sull’arte erano radicalmente sprezzanti nei confronti delle tecniche e dei precetti prevalenti. Rifiutava idee e ideali. Sembrava cancellare l’arte: a interessargli era solo la vita, arrivare dritto alla vita.